Spossatezza nel periodo estivo
Ecco le cause e i consigli per combattere stanchezza e fatica fisica dovuta anche al caldo
Le alte temperature estive si associano spesso ad un incremento del senso di spossatezza durante la giornata. L’aumento della temperatura esterna e il riscaldamento della cute provoca vasodilatazione arteriosa e venosa e perdita di liquidi tramite il sudore, entrambi responsabili di un importante abbassamento della pressione arteriosa.
La minore pressione arteriosa si accompagna spesso a sensazione di stanchezza e debolezza. La perdita di liquidi può inoltre alterare i livelli degli elettroliti ematici, contribuendo alla disfunzione dei muscoli e del sistema nervoso, che si manifesta come debolezza muscolare e sensazione di “nebbia mentale”, con difficoltà di concentrazione e sonnolenza diurna.
Il ripristino dei liquidi e degli elettroliti persi è essenziale per prevenire questi sintomi, assumendo abbondante acqua, se necessario addizionata di sali minerali, in particolare di potassio. Può tuttavia essere utile assumere anche supplementi nutraceutici, come integratori vitaminici o estratti fitoterapici, per ridurre il senso di spossatezza tipico della stagione estiva.
L’acido folico e vitamina B12 sono vitamine essenziali per la funzione del sistema nervoso, dei muscoli e per un adeguato ricambio delle cellule del sangue. Sono prevalentemente assunte con le carni, i latticini e le uova, per cui la loro carenza è molto frequente 1. La carenza di B12 e folati ha conseguenze dannose sulla funzione dei nervi periferici, causa anemia, alterazioni cognitive e stanchezza cronica.
Il coenzima Q10 (ubiquinone) è una sostanza presente in tutte le cellule dell’organismo essenziale per le reazioni del metabolismo energetico ossidativo mitocondriale, e dotata di una spiccata funzione antiossidante; è particolarmente importante nel sistema nervoso centrale, nel cuore e nei muscoli. Esso si trova nelle carni, nei latticini ma anche negli oli vegetali, per cui una sua carenza assoluta è molto rara 2. Tuttavia, in caso di stress continuativo, come può avvenire nel periodo estivo, si può instaurare una carenza relativa di Coenzima Q10, con effetti negativi sul sistema nervoso e sulla forza muscolare.
Per queste ragioni, la supplementazione integrativa di folati, vitamina B12 e coenzima Q10 può prevenire gli effetti deleteri dello stress e delle alte temperature sul sistema nervoso e sui muscoli, potenzialmente riducendo la sensazione di stanchezza.
La supplementazione di Coenzima Q10 si è mostrata capace di ridurre la stanchezza nei pazienti con sindrome da stanchezza cronica 3, ma anche nei pazienti con stanchezza da cause organiche, come i pazienti con sclerosi multipla 4 o lupus eritematoso sistemico 5.
Infine, è ben noto che la supplementazione di vitamina B12 e di coenzima Q10 riduce molti dei sintomi caratteristici dei pazienti con fibromialgia, come la stanchezza e i dolori muscolo-articolari 6, 7, che sono sintomi in comune con la “spossatezza benigna” tipica del periodo estivo.
In aggiunta, anche la somministrazione di carnitina, un cofattore essenziale per la funzione dei muscoli, può ridurre l’affaticabilità, la sonnolenza diurna e i dolori muscolari a seguito di esercizio fisico 8.
Tra gli estratti vegetali con potenzialità fitoterapiche, va menzionata anche la radice di Ashwaganda (Withania somnifera), il cui estratto ha potenti effetti ansiolitici e di potenziamento cognitivo. Inoltre, la Ashwaganda ha mostrato la capacità di migliorare la qualità del sonno in pazienti con disturbi del sonno e sonno non ristoratore 9, riducendo la stanchezza durante il giorno. Essa ha mostrato anche effetti positivi sulla stanchezza indotta da malattie oncologiche 10.
Le proprietà di questa pianta sono molte e sono date da specifiche sostanze al suo interno che le conferiscono proprietà immunostimolanti, antimicrobiche, antinfiammatorie e antidolorifiche.
Un’altra importante caratteristica è quella riguardante l’attività adattogena che esercita sull’organismo: in poche parole, aumenta la resistenza e la capacità di risposta in condizioni di stress psico-fisico. Funge quindi da antidepressivo naturale senza gli effetti collaterali che questo tipo di farmaci implica. È stato infatti condotto uno studio a riguardo e il ginseng indiano ha dimostrato una attività ansiolitica simile a quella ottenibile con il lorazepam ed effetti antidepressivi analoghi a quelli dei medicinali tradizionali.
L’estratto della radice di Maca (Lepidium meyenii) ha una importante funzione energizzante e di potenziamento sessuale, oltre a importanti effetti sull’umore (efficacia antidepressiva e ansiolitica 11) e una riduzione dello stress psicofisico, con conseguente riduzione della sensazione di stanchezza.
La Maca inoltre ha una spiccata azione rinvigorente, in quanto stimola la gluconeogenesi, cioè la produzione di glucosio, e la glicogenosintesi, a livello muscolare, rendendo disponibile per il sistema nervoso e per i muscoli una fonte di energia rapidamente disponibile, prevenendo quindi la carenza energetica che può instaurarsi a seguito di attività fisica o di stress prolungato. Ricca di aminoacidi essenziali (10,2%), sali minerali, vitamine, carboidrati, acidi grassi e fibre, la Maca rappresenta un prodotto naturale completo nella sua composizione chimica.
Grazie a questi costituenti presenta la capacità di migliorare la risposta allo stress e alla fatica, e la resistenza agli sforzi massimali. Queste proprietà, rinvigorente ed energizzante, sono attribuibili alla sua azione sulla glicogenesi, cioè la produzione di glucosio, a partire dalle riserve energetiche, rendendolo disponibile e circolante in caso di attività fisica o intellettuale. La presenza degli aminoacidi (costituenti elementari delle strutture muscolari) le conferiscono proprietà anabolizzanti, perché aiuta ad aumentare la massa muscolare negli sportivi e quindi è indicata come supplemento alimentare nelle attività ad alto consumo energetico.
Ricca di vitamine A, C e del complesso B, di calcio, ferro e zinco, agisce beneficamente sul sistema nervoso ed è consigliata nella cura dell’anemia di varia natura, per la capacità di elevare il livello di emoglobina; e per rinforzare il sistema immunitario nel combattere tutti i sintomi influenzali come febbre, tosse e raffreddore.
L’estratto di Guaranà (Paullinia cupana), per la sua funzione energizzante, è stati usato con successo per ridurre la depressione e l’astenia legate a dolore cronico in pazienti con varie patologie tra cui gli oncologici 12, e pertanto mostra un elevato potenziale la riduzione della stanchezza indotta dallo stress psicofisico. I semi di guaranà sono ricchi di guaranina, principio attivo analogo alla caffeina. Questo componente favorisce il rilascio di due ormoni, chiamati adrenalina e noradrenalina (catecolamine), grazie alla sua azione di antagonista competitivo nei confronti dei recettori dell’adrenalina. Le catecolamine provocano l’accelerazione metabolismo corporeo, della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa e del numero di atti respiratori (incrementando, così, l’ossigenazione del sangue).
Per questo motivo il guaranà è consigliato come stimolante in caso di affaticamento psicofisico, depressione, astenia e convalescenza. In ambito sportivo gli estratti di guaranà vengono impiegati con successo per migliorare la capacità di resistenza allo sforzo fisico; ed è consigliato a chi studia per incrementare l’attività intellettuale.Viene usato anche per la sua proprietà dimagrante nelle diete e nei trattamenti del controllo del peso, perché stimola la produzione di enzimi capaci di sciogliere i grassi (lipolisi) con una conseguente riduzione dei depositi di adipe sottocutaneo.
Anche lo zenzero ha mostrato la capacità di ridurre non solo la nausea ma anche la stanchezza in pazienti oncologici in trattamento chemioterapico 13. Le proprietà terapeutiche dello zenzero lo rendono un rimedio prezioso in molti casi.
Lo zenzero infatti:
-Agisce come antinfiammatorio e antiossidante, inibendo l’attività dei radicali liberi e contrastando così lo sviluppo di malattie croniche legate all’invecchiamento cellulare.
-Riduce il gonfiore addominale dopo i pasti, promuovendo lo svuotamento gastrico.
-Agisce come gastroprotettore, stimolando la produzione di mucina, una glicoproteina che protegge la mucosa gastrica dall’acido cloridrico presente nei succhi gastrici.
-Allevia i sintomi da reflusso gastroesofageo, agendo da inibitore della pompa protonica e riducendo così la produzione di succhi gastrici.
-Sembrerebbe promuovere la perdita di peso, riducendo l’infiammazione e migliorando l’efficienza del metabolismo.
-Grazie all’attività infiammatoria, è in grado di migliorare i sintomi dell’artrosi.
-Riduce i livelli di zucchero nel sangue e alcuni fattori di rischio cardiovascolare.
In definitiva, l’assunzione di estratti di Ashwaganda, Maca, Guaranà e Zenzero ha il potenziale di prevenire la spossatezza e il dolore muscolare, nonché di ridurre lo stress e l’ansia che si associano spesso a questi sintomi tipici del periodo estivo.
Dobbiamo inoltre ricordare che, contrariamente a quanto comunemente pensato, le alte temperature non attivano il metabolismo energetico di base, ma lo inibiscono, a causa di una azione diretta delle alte temperature sui centri di controllo ipotalamici, che riducono il consumo di calorie a riposo (metabolismo basale).
Per aiutare a mantenere un adeguato bilanciamento calorico, una alimentazione povera di grassi saturi, carboidrati processati e carni rosse, e ricca di vegetali, semi integrali, frutta e carni magre può aiutare a mantenere il bilancio calorico nel periodo estivo.
L’uso di integratori nutraceutici può aiutare a mantenere il bilancio calorico in estate, con impatto positivo anche sulla spossatezza diurna. Lo zenzero, di cui abbiamo parlato poco sopra, ha un importante effetto stimolante sulla digestione gastrica, che riduce il senso di pesantezza post-prandiale.
La curcumina, il principale principio attivo della curcuma indiana, contribuisce ad aumentare il consumo dei lipidi , oltre ad avere proprietà antiinfiammatorie, antiossidanti e immunoprotettrici. In linea con gli effetti della curcumina, la Barberis Aristrata può aumentare ulteriormente la perdita dei grassi corporei inibendo l’adipogenesi, cioè la produzione endogena di nuovi lipidi.
La perdita di liquidi può inoltre alterare e rallentare il regolare traffico intestinale: l’uso di integratori con potere lievemente lassativo e regolarizzante del traffico intestinale, come la Cassia, può aiutare a prevenire questi fenomeni. L’Emblica Officinalis, aumentando il metabolismo dei carboidrati tramite inibizione della produzione epatica di glucosio, può aiutare a negativizzare il bilancio calorico.
Infine, il Pepe Nero, come da antica tradizione, può essere usato per favorire la digestione e stimolare il metabolismo. Effettivamente la piperina, l’alcaloide contenuto nel pepe, rende la spezia stimolante, tonica e stomachica e, stimolando la secrezione di succhi gastrici, facilita il processo digestivo e agevola l’assorbimento dei nutrienti essenziali. Un effetto del pepe nero è anche quello di stimolare il metabolismo basale, per questo è considerato un ottimo coadiuvante nelle diete dimagranti e per combattere l’obesità. Infine, questa spezia sarebbe preziosa anche per combattere la depressione, sembra infatti che la piperina stimoli la produzione di endorfine nel cervello e agisca come un antidepressivo naturale.
Autore
Dottor Raffaele Coppini, Università di Firenze dipartimento di NeuroFarBa
2. Ernster L and Dallner G. Biochemical, physiological and medical aspects of ubiquinone function. Biochimica et biophysica acta. 1995;1271:195-204.
3. Castro-Marrero J, Saez-Francas N, Segundo MJ, Calvo N, Faro M, Aliste L, Fernandez de Sevilla T and Alegre J. Effect of coenzyme Q10 plus nicotinamide adenine dinucleotide supplementation on maximum heart rate after exercise testing in chronic fatigue syndrome – A randomized, controlled, double-blind trial. Clinical nutrition. 2016;35:826-34.
4. Sanoobar M, Dehghan P, Khalili M, Azimi A and Seifar F. Coenzyme Q10 as a treatment for fatigue and depression in multiple sclerosis patients: A double blind randomized clinical trial. Nutritional neuroscience. 2016;19:138-43.
5. Yuen HK and Cunningham MA. Optimal management of fatigue in patients with systemic lupus erythematosus: a systematic review. Therapeutics and clinical risk management. 2014;10:775-86.
6. Cordero MD, Alcocer-Gomez E, de Miguel M, Culic O, Carrion AM, Alvarez-Suarez JM, Bullon P, Battino M, Fernandez-Rodriguez A and Sanchez-Alcazar JA. Can coenzyme q10 improve clinical and molecular parameters in fibromyalgia? Antioxidants & redox signaling. 2013;19:1356-61.
7. Regland B, Forsmark S, Halaouate L, Matousek M, Peilot B, Zachrisson O and Gottfries CG. Response to vitamin B12 and folic acid in myalgic encephalomyelitis and fibromyalgia. PloS one. 2015;10:e0124648.
8. Rossi A, Di Lollo AC, Guzzo MP, Giacomelli C, Atzeni F, Bazzichi L and Di Franco M. Fibromyalgia and nutrition: what news? Clin Exp Rheumatol. 2015;33:S117-25.
9. Deshpande A, Irani N and Balakrishnan R. Study protocol and rationale for a prospective, randomized, double-blind, placebo-controlled study to evaluate the effects of Ashwagandha (Withania somnifera) extract on nonrestorative sleep. Medicine. 2018;97:e11299.
10. Biswal BM, Sulaiman SA, Ismail HC, Zakaria H and Musa KI. Effect of Withania somnifera (Ashwagandha) on the development of chemotherapy-induced fatigue and quality of life in breast cancer patients. Integrative cancer therapies. 2013;12:312-22.
11. Stojanovska L, Law C, Lai B, Chung T, Nelson K, Day S, Apostolopoulos V and Haines C. Maca reduces blood pressure and depression, in a pilot study in postmenopausal women. Climacteric : the journal of the International Menopause Society. 2015;18:69-78.
12. Martins SP, Ferreira CL and Del Giglio A. Placebo-Controlled, Double-Blind, Randomized Study of a Dry Guarana Extract in Patients with Head and Neck Tumors Undergoing Chemoradiotherapy: Effects on Fatigue and Quality of Life. Journal of dietary supplements. 2016:1-10.
13. Marx W, McCarthy AL, Ried K, McKavanagh D, Vitetta L, Sali A, Lohning A and Isenring E. The Effect of a Standardized Ginger Extract on Chemotherapy-Induced Nausea-Related Quality of Life in Patients Undergoing Moderately or Highly Emetogenic Chemotherapy: A Double Blind, Randomized, Placebo Controlled Trial. Nutrients. 2017;9.
One comment on “Spossatezza nel periodo estivo”
dany
Grazie per questi consigli, sono sempre alla ricerca di rimedi naturali per gestire la stanchezza e i vari malesseri estivi dovuti al troppo caldo. Io in genere cerco di bere di più, consumare più frutta e usare integratori a base di sali minerali guna. Proverò anche qualche integratore consigliato qui, grazie