In questo secolo i disturbi del sistema nervoso avranno un impatto significativo sulle preoccupazioni sanitarie della popolazione di tutto il mondo. Questi disturbi neurologici e psichiatrici sono generalmente associati a perdita della memoria, deficit cognitivi, alterata funzione mentale ecc.
A causa della natura multifattoriale di queste malattie, le sostanze psicoattive derivate dalla farmacologia tradizionale hanno riscontrato un successo limitato e di conseguenza c’è una crescente domanda di nuovi prodotti che potrebbero migliorare le capacità mentali in modo indipendente o in combinazione con i farmaci tradizionali. Estratti di erbe possono contenere più componenti attivi che possono influenzare numerosi sistemi neuronali, metabolici ed ormonali coinvolti nei processi comportamentali. Questi fattori rappresentano una sfida per la psicofarmacologia.
L’integratore BrainOK è un tonico nervino eccezionale utilizzato per migliorare le prestazioni mentali: aiuta nella concentrazione, comprensione, richiamo e prontezza di riflessi. E’ un potente antiossidante naturale con ruolo di neuroprotezione. I processi patologici nel Morbo di Parkinson comprendono infiammazione, stress ossidativo, apoptosi, accumulo di α-synucleina, disfunzione mitocondriale e fattori genetici che tutti insieme portano alla degenerazione neuronale; nel Morbo di Alzheimer la formazione di aggregati di proteine fibrillari (β-amiloide) contribuisce all’insorgenza ed alla progressione della malattia.
La potente attività antiossidante ed antinfiammatoria dei componenti del BrainOK può avere benefici effetti aiutando a contrastare ed a prevenire la degenerazione dei neuroni.
Efficacia di BrainOk
I componenti del BrainOK hanno dimostrato avere azione sulla memoria con effetti positivi sull’apprendimento ed il consolidamento, la ritenzione delle informazioni, la velocità di elaborazione delle informazioni, e l’elaborazione dell’informazione visiva rapida, la velocità di memoria ed i tempi di reazione.
Studi in doppio cieco sono stati effettuati per valutare il miglioramento delle funzioni cognitive umane dopo somministrazione di 300 mg di bacopa monnieri per un periodo di 12 settimane. La prova neuropsicologica è stata effettuata a 5 e 12 settimane dopo l’inizio della terapia, ed i risultati sono stati un significativo miglioramento della velocità di elaborazione delle funzioni visive, del tasso di apprendimento, della memoria e dello stato d’ansia, con i massimi effetti evidenti dopo 12 settimane.
Altri studi hanno valutato il potenziale neuroprotettivo della Bacopa contro il danno che inizia come deficit di memoria a breve termine e culmina nella totale perdita delle funzioni cognitive ed esecutive tipiche della malattia di Alzheimer. La somministrazione di Bacopa Monnieri ha attenuato il danno ossidativo ripristinando l’attività degli enzimi di membrana e quindi confermando il suo potenziale terapeutico nel trattamento del declino cognitivo associato alla malattia di Alzheimer.
I benefici che vengono attribuiti all’Ashwagandha riguardano alcune delle malattie che affliggono maggiormente la società moderna, e cioè il morbo di Parkinson e l’Alzheimer.
Negli ultimi 5 anni l’Istituto di Medicina Naturale dell’Università giapponese di Toyama ha condotto ricerche approfondite sui benefici dell’Ashwagandha sul cervello, riscontrando una significativa rigenerazione degli assoni , dei dendriti e delle sinapsi delle cellule neuronali, traendone la conclusione che questa pianta costituisca un potenziale trattamento per malattie neurodegenerative come l’Alzheimer ed il Parkinson.
La curcumina, antiossidante polifenolico, è una molecola pleiotropica (cioè ha multiple funzioni ed utilizzi) che non solo limita e contrasta la formazione e l’aggregazione della β-amiloide (Alzheimer) e dell’ α-sinucleina(Parkinson), ma ripristina anche l’omeostasi del sistema infiammatorio, fa da scavenger dei radicali liberi, ha azione anti apoptosica ed effetto neurotrofico proteggendo i neuroni dopaminergici.
La centella, pianta originaria dei paesi del sud-est asiatico, è utilizzata da secoli per la sue proprietà antinfiammatorie, antibatteriche e neuroprotettive. Gli effetti neuroprotettivi sono stati studiati sia in vitro che in vivo e sono da attribuirsi ai composti triterpenici, tanto che numerose ricerche hanno concluso che il trattamento con estratto di centella promuove la crescita dei neuriti, ipotizzandone un possibile utilizzo in caso di danno neuronale.
Numerosi studi condotti in vivo hanno evidenziato risultati eccellenti sull’aumento delle facoltà cognitive, migliorando le arborizzazioni neuronali ed i livelli dei marcatori dello stress ossidativo.
Il coenzima Q10, componente fondamentale della catena respiratoria che sintetizza ATP, aumenta il consumo di ossigeno nei mitocondri, ed una diminuzione della sua disponibilità influisce sul metabolismo energetico, soprattutto negli anziani e negli sportivi. Partecipando al trasporto di elettroni dentro le cellule ed alla fosforilazione ossidativa nei mitocondri, protegge dallo stress ossidativo e rigenera le forme attive della vitamina E, potente antiossidante.
Come funziona
I componenti principali delle erbe contenute nel BrainOK sono:
- alcaloidi, saponine, flavonoidi, bacosidi A e B (bacopa monnieri).
- alcaloidi e lattoni steroidei chiamati withanolidi (ashwagandha) tanto che ad oggi sono stati identificati e studiati 35 withanolidi anche se una buona parte delle proprietà benefiche della pianta è attribuita a due di questi, la withaferina A e il withanolide D.
- saponine triterpeniche e derivati flavonoidi come la quercitina (centella asiatica).
- curcuminoidi (curcuma ES), composti polifenolici antiossidanti che sono i principali componenti attivi di questo estratto vegetale.
- ubidecarenone (coenzima Q10) potente antiossidante, protegge dallo stress ossidativo, prezioso componente della catena respiratoria e fondamentale per il metabolismo energetico cellulare.
I componenti del BrainOK oltre a determinare un miglioramento delle abilità cognitive, della velocità di attenzione, della memoria nonché attività ansiolitica, hanno mostrato un potenziale terapeutico per le malattie neurodegenerative quali il M. di Parkinson ed il M. di Alzheimer, esplicando la loro azione fondamentalmente attraverso tre meccanismi:
- A) Un meccanismo antinfiammatorio, con riduzione della produzione di citochine pro- infiammatorie (IL-6, IL-1β, TNF-α) e della produzione di nitrito, con protezione dei neuroni dopaminergici e diminuzione della perdita di fibre nervose.
- B) Un meccanismo anti-apoptosico, proteggendo i neuroni dopaminergici dall’apoptosi, diminuendo i livelli di ROS (radicali liberi), e l’accumulo e la formazione di α-sinucleina e β-amiloide.
- C) Un meccanismo antiossidante, ristabilendo il potenziale di membrana cellulare, aumentando i livelli di superossidodismutasi (enzima antiossidante chiave), e sempre agendo da scavenger dei radicali liberi.
PRINCIPI ATTIVI
Bacopa monnieri
Potente antiossidante naturale con ruolo di neuroprotezione per i centri della memoria, possiede effetti positivi importanti sulla memoria soprattutto per quanto riguarda l’apprendimento, il consolidamento, la ritenzione di informazioni, la velocità di memoria, i tempi di reazione. Utilizzata moltissimo nei deficit di concentrazione e nei bambini con apprendimento complicato.
Centella Asiatica
Numerose ricerche ne mettono in risalto le proprietà neuroprotettive e nootropiche, con importanti implicazioni per i pazienti con perdita di memoria, deficit cognitivi, alterata funzione mentale ecc. La centella ha effetto antiossidante, contrasta la diminuzione della produzione di ATP causata dalla Β-amiloide (Alzheimer), aumenta la respirazione mitocondriale (peraltro comune a molte malattie neurodegenerative).
Curcumina
Numerosi fattori quali pH, ioni metallici, stress ossidativo, NF-kB, ecc. sono in causa nella formazione di depositi di aggregati di proteine fibrillari (β-amiloide, α-sinucleina, ed altre) tipiche delle malattie neurodegenerative. La potente azione antinfiammatoria ed antiossidante della curcumina, aiuta a contrastare questi processi patologici.
Ashwagandha
Potente neuroprotettivo, grazie ad alcuni suoi componenti quali la withaferina A e il withanolide D, esercita una significativa azione sulla rigenerazione degli assoni , dei dendriti e delle sinapsi delle cellule neuronali, con potenziali effetti benefici per il trattamento di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer ed il Parkinson.
Coenzima Q10 (ubidecarenone)
Potente antiossidante, componente fondamentale della catena respiratoria che sintetizza ATP, aumenta il consumo di ossigeno nei mitocondri. Una diminuzione della sua disponibilità influisce sul metabolismo energetico cellulare, agendo sulla funzione mitocondriale la cui alterazione è alla base di numerose malattie neurodegenerative.
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