Effetti del BrainOK sugli anziani
Ecco i risultati dello studio preliminare
Introduzione
Gli integratori alimentari, negli ultimi anni, hanno mostrato una sempre maggiore diffusione, anche supportata da un relativo aumento delle evidenze scientifiche che confermano la loro utilità. Tra i diversi campi della Medicina, la Riabilitazione e la Geriatria rappresentano due ambiti dove l’uso degli integratori sta trovando un notevole spazio.
Questo è determinato da una serie di fattori, tra cui la cronicità delle patologie che rende necessari l’assunzione di terapie e l’applicazione costante di interventi medici. Per tale motivo, le terapie integrative, con i loro scarsi effetti collaterali, possono essere un valido supporto nella gestione di questi pazienti, permettendo di intervenire in modo sicuro al fine di migliorare le condizioni fisiche e mentali dei pazienti.
Ovviamente, l’associazione con le terapie farmacologiche, per così dire standard, non può venire meno, ma le terapie integrative possono avere un impatto positivo notevole, soprattutto tenendo conto del loro rapporto sicurezza/efficacia.
Tutto questo assume un significato notevole quando si parla di gestione degli anziani. La popolazione anziana è, infatti, caratterizzata da un’ampia variabilità in termini di comorbidità (presenza di più patologie) e di qualità della vita percepita.
Inoltre, le alterazioni cognitive rappresentano una componenti che possono svolgere un ruolo preponderante nella determinazione dello stato di salute del soggetto anziano. Il benessere mentale, infatti, ha ripercussioni positive nel benessere fisico e soprattutto sociale.
Inoltre, una buona attività cognitiva risulta fondamentale anche nella gestione farmacologica e riabilitativa delle patologie di cui un paziente anziano può essere affetto.
Per tale motivo, prodotti e stili di vita che possano sostenere la buona attività cognitiva sono indispensabili proprio per garantire una ottimale funzione cognitiva e, conseguentemente, un benessere generale.
Negli ultimi anni, gli integratori alimentari hanno sempre di più svolto un ruolo sostanziale nel trattamento di diverse tipologie di disturbi.
La presenza di molecole focalizzate su target specifici permette spesso di ottenere benefici in assenza di rilevanti effetti collaterali. In questo studio ci proponiamo di indagare gli effetti di un integratore alimentare finalizzato al miglioramento delle prestazioni mentali.
In particolare, sono stati indagati gli effetti a breve-medio termine sulla qualità della vita di pazienti anziani.
Studio
Sono stati reclutati soggetti di età superiore ai 75 anni non affetti da patologie neurologiche e demenza, indagata con opportuni questionari. Al fine di condurre uno studio in singolo cieco, i pazienti sono stati suddivisi in modo casuale in due gruppi.
Il primo di questi gruppi (G1) è stato trattato con due compresse al giorno di BrainOK, mentre il secondo gruppo (di controllo, G0) è stato trattato con un placebo dalle apparenti stesse caratteristiche dell’integratore sopramenzionato, ma non contenente i suoi principi attivi.
Il trattamento è durato per due mesi consecutivi.
I soggetti hanno fornito il loro consenso informato prima dell’inserimento nello studio. Le misure di outcome utilizzate sono state: Geriatric Depression Scale (GDS), una scala che indaga la depressione nei soggetti anziani, e lo Short Form 12 (SF-12), un questionario che indaga la qualità della vita fisica e mentale percepita dai soggetti.
Queste due misure sono state raccolte all’inizio del trattamento (T0) e alla fine, dopo due mesi (T1). Al fine di evidenziare gli effetti del trattamento nei due gruppi separatamente e le differenze tra il BrainOK® ed il placebo, sono stati utilizzati test statistici appropriati per campioni dipendenti e indipendenti.
Il totale dei pazienti reclutati è stato di 24 soggetti (12 per gruppo di trattamento). Tutti i pazienti sono stati in grado di completare lo studio. L’analisi dei dati ha permesso di evidenziare una omogeneità dei due gruppi al momento del reclutamento.
La valutazione della GDS ha mostrato una diminuzione del 12.5%, indice di miglioramento, nel gruppo trattato con BrainOK (G1), a differenza del secondo gruppo (G0) che non ha mostrato significative variazioni (Fig. 1). In entrambi i gruppi, invece, è stato evidenziato un lieve miglioramento della percezione della qualità della vita (SF-12) (Fig. 2).
Conclusioni
I risultati di questo studio preliminare mostrano che il BrainOK, con la sua specifica formulazione, presenta un potenziale impatto positivo sulla condizione di salute dei soggetti anziani.
La depressione infatti può notevolmente limitare le funzionalità dei pazienti ed il loro recupero dopo un evento morboso. La stessa riabilitazione e la stessa disponibilità ai trattamenti possono essere influenzati dalla depressione.
Quindi, l’uso di un prodotto, senza effetti collaterali e che possa migliorare questo elemento, può contribuire a migliorare l’efficienza della gestione del paziente. Sono, di certo, necessari ulteriori e più estesi studi al fine di indagare l’utilità di questo prodotto in questo tipo di pazienti ed in altre tipologie affetti da diverse forme morbose.
In particolare, sarà necessario costruire studi sperimentali che possano indagare gli effetti su precise patologie.
Il potenziale ruolo di questo prodotto sulla depressione potrebbe quindi, in futuro, essere usato come supporto per il trattamento di alcune patologie.
Autore
Dottor Daniele Coraci, Medico Fisiatra presso la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCSS.
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